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una descrizione del soggetto nonché del saggio che lo tratta ex-novo, mentre la pagina che stai per leggere si propone di presentarne alcuni aspetti speciali, oggetto di una visione di sintesi a posteriori, di natura tutt'altro che pragmatica, come invece tutta la narrazione vorrebbe sembrare; e tuttavia alcune essenziali affermazioni del nostro benefattore - che di certo la più parte dei lettori avrà considerato suggestiva coreografia - si avvicinano più alla nostra disamina che non alla seconda.
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Molti di voi avranno già sentito parlare dei “5 Riti Tibetani” qualcuno avrà letto il racconto ed avrà cominciato a ripeterli, e …
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nonostante la miriade di edizioni e di commenti seguiti alla prima comparsa di questo soggetto, si starà ancora chiedendo a cosa sono dovute le straordinarie proprietà che questi "Riti" vantano - e non senza motivo -, senza tuttavia giungere ad una conclusione definitiva o soddisfacente.
Oserei dire che il dubbio per tutto questo “troppo” potrebbe finir con l'assommare l'effetto opposto all'entusiasmo, per mancanza di una logica di fondo. Avete mai sentito dire che si possa invertire il processo di invecchiamento? avete visto qualcuno che dall'alto dei suoi 90 anni si sia ritrovato bambino? eppure questo fanno, pur virtualmente e nella misura che ciascun soggetto rende possibile!
Non è un gioco di parole. Star bene, mantenersi in forma, in vera forma, non essere mai stanchi (intendo dire in modo permanente) non lo si può inventare: non durerebbe a lungo! I benefìci di questi Riti invece durano e si accumulano negli anni, quasi più degli anni stessi. Ve lo può confermare chi li pratica, se ha il buon senso di persistere; sì, perché all'altro estremo i risultati troppo facili, non appena li si dà per scontati, tendono a venire a noia.
Di fatto tutti cerchiamo l'aspetto magico in ogni cosa della vita, ma quando lo troviamo per davvero, forse per non tradire la dimensione di fiaba a cui è relegato nell'istinto, vuoi per salvaguardare il comune "senso della realtà", tendiamo a disconoscerlo.
Il fatto è che la nostra mente si difende rigettando ciò che non è in grado di spiegarsi, e questo è proprio un caso di fronte al quale tutti i luoghi comuni adottati qua e là crollano, per chi ha abbastanza buon senso ed oggettività.
| Le fonti storiche
Il racconto originale ad opera dello scrittore hollywoodiano P. Kelder, descriveva la felice scoperta da parte di un Colonnello di Sua Maestà Britannica, dopo averlo incontrato per un caso fortuito, della cosiddetta "Fontana della giovinezza", in uno sperduto monastero nel cuore del Tibet.
Non si trattava di fonte termale, bensì della folgorante scoperta che ogni persona porta seco questo potenziale fin dalla nascita e dell'insegnamento ricevuto sul metodo per attivarlo. Fantasia o verità nascosta? sono stati i suoi lettori a rispondere.
Data la dilagante diffusione, basata su un passaparola che ha fatto il giro del mondo, questo libretto dal contenuto "poco più che" romanzesco fu seguito dopo vari decenni da una prima edizione "riveduta" e dalle sue prime nutrite traduzioni, che ne sancirono l'affermarsi crescente.
È da notare che il titolo originale era: «THE EYE OF REVELATION», ben diverso dall'etichetta appiccicata dagli Editori susseguenti, evidentemente imbarazzati da una tale altitudine.
In Italia quest'opera venne pubblicata dalle Edizioni Mediterranee sotto, il titolo "I 5 Tibetani" (anni '80).
Successivamente, dato il notevole riscontro e le numerose domande che sollevava, fu seguita da un secondo volume "integrativo" - ma di impronta tipicamente editoriale-speculativa, che aggiungeva più deformazioni all'insegnamento originale che non complementi, scivolando in compromessi ginnici privi di attinenza - in Italia pubblicato con il titolo "I 5 Tibetani - volume 2°", cosicché la ristampa del primo lo vedrà come "I 5 Tibetani - volume 1°".
Non bastando ancora a placare l'insoddisfatta sete di informazione, fu dato alle stampe un volume che trattava il particolare il misterico 6° Rito, opera non degna di commenti... se non per qualche porcheria che esibisce, e di certo promossa da energie di basso livello volte a screditare i 5Riti.
Nel frattempo lo stesso Editore incoraggiava la produzione del saggio qua presentato, nel quale però il largo uso di immagini, diagrammi ed illustrazioni a colori si rivelò preclusivo, stanti i costi tipografici in continuo aumento. Le figure distribuite in tutto il trattato sono strettamente collegate allo svolgimento del testo e non possono essere relegate ad un gruppo ristretto di pagine separate, come si usa in simili casi.
Così, mentre la sua pubblicazione in cartaceo è tutt'ora soggetta a riflessione e valutazione - con poche probabilità di applicazione - l'ormai matura tecnologia ebook consentiva la massima valorizzazione di un'opera con caratteristiche grafico-espositive molto avanzate, degne delle potenziallità esplorative offerte dallo zoom e dalla qualità davvero superiore del formato PDF, che consentono di apprezzare dettagli insospettati in ogni singola porzione di pagina.
Parallelamente alle edizioni pilota, altri autori ne hanno scritto in proprio, generalmente nel tentativo di ricondurre i 5 Riti alla matrice degli insegnamenti Yoga, con i quali nulla hanno a che vedere, sia storicamente che dal punto di vista esecutivo e della dinamica d´insieme, ma con l'indubbio vantaggio promozionale derivante dall'efficacia e la semplicità dei Riti, potendo attingere al filone già avviato grazie ad un'apparente affinità. Ma le principali domande restano inevase.
| Perché Riti..
visto che hanno tutta l'aria di normalissimi movimenti, da eseguire in palestra o all'aria aperta? Vien da pensare ad un vezzo dello scrittore, più che mai impegnato ad affascinare i suoi lettori; ma un'analisi approfondita e sostenuta da lunga pratica ha rivelato sotto lo strato dell'apparenza aspetti di tali specifiche positure e figurazioni che non lasciano nulla al caso, sia dal punto di vista energetico, che figurativo ed analogico; tanto da lasciar intendere chiaramente che nessun'altro movimento potrebbe venirne a sostituire la benché minima parte o sequenza; e sono cinque in tutto (la disciplina Yoga ne conta a dir poco a centinaia, ciascuno con una propria finalità) !
Se consideriamo la stessa danza, può essere rappresentativa delle situazioni più disparate, pur con indubbia connotazione comune, in un ventaglio che abbraccia dal teatrale al popolare, dal folclore evocativo della tradizione alla moderna [estenuante] discoteca, ma che, guardacaso, alla sua origine era verosimilmente rituale. Ancora oggi in molti paesi non del tutto risucchiati dalla civiltà il senso primo della danza riveste valore magico-rituale e viene praticato come tale; e quando si dice rituale si parla di Forze partecipi ed attive nell'ambito di determinate movenze.
Con la danza, qualunque forma di ginnastica artistica, quanto dire gestuale o finalizzata ad un'espressione, ha in comune un fattore determinante che è il ritmo, sinonimo e simbolo di pulsazione e di vitalità; ed ecco che ci avviciniamo alla comprensione dei Riti.
In fondo, rispondere a questa prima domanda potrebbe sintetizzare tutti i quesiti e le inerenti risposte in una singola, che le abbraccia tutte.
Attraverso un excursus che spazia da un'approfondita conoscenza dell'Astrologia alle simbologie esoteriche che hanno accompagnato il percorso dell'umanità in ogni Linguaggio e Paese, in particolar modo riferite alla concezione fisica e spaziale dei Quattro Elementi alla base della vita, il testo delinea le ragioni del configurarsi di questi movimenti e del loro effetto sull'apparato sottile dell'organismo, senza fermarsi alle prime dichiarazioni del relatore Bradford riguardo ai vortici-chakra, eccellenti in sé, ma che in quanto a spiegare spiegherebbero ben poco. Di fatto, quelle che per il suo tempo potevano considerarsi spiegazioni, oggi le spiegazioni le esigono.
Al di là della prima impressione in quanto prestazioni fisiologiche - non uso termini come esercizi o ginnastica, che ne sono sempre più avulsi - pur non escludendone le implicazioni salutari, la loro esecuzione equivale al proiettare figure-segni di potere in una dimensione parallela, di importanza essenziale per la struttura fatta materia, talché ogni pratica ha la valenza di un connettersi-partecipare ad un network energetico non ancora visibile, ma del cui processo di andata-ritorno non può che beneficiare chi li esercita, pur non essendo limitato a questo.
Il Colonnello Bradford nel suo resoconto accenna molto esplicitamente, direi con espressioni altisonanti, a tale impianto occulto che si sta preparando ed al quale fornisce le chiavi d'accesso con simpatica eleganza ed un'umiltà non priva di fervore:
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“Questo piano, dal quale assistono l’umanità nei quattro quarti del globo, è situato abbastanza al di sopra delle vibrazioni del mondo materiale, da costituire un punto di confluenza potente, dal quale molto può essere adempiuto con il minor dispendio di energia (*.
Un giorno o l’altro il mondo si risveglierà stupefatto di fronte a ciò che le forze invisibili - Forze promananti da Dio - hanno potuto predisporre per la specie umana (**.
Noi che abbiamo intrapreso il cammino di trasformare noi stessi in creature nuove sotto ogni aspetto immaginabile, stiamo compiendo ciascuno un lavoro meraviglioso per tutto il genere umano, in ogni dove.” (Cap. 3, pag. 30)
| | *) Una tale dichiarazione presuppone cognizioni che non sono tipiche di un ex-colonnello al servizio di Sua Maestà - neppure se ha viaggiato in lungo e in largo - e nemmeno di un ricercatore hollywoodiano. **) Né è concepibile, soprattutto all'epoca, un uso sfacciato di tali Voci e concetti, al mero scopo di suggestionare i lettori di una storia che non superava le 43 pagg. Senza contare il fatto che, pur minimizzando questi dettagli, i Riti funzionano !
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Possiamo ancora scegliere se prenderle sul serio, o ritenerle ideazioni hollywoodiane, così come è stato fatto sino ad oggi; ma i tempi cambiano e certi preavvisi si stanno facendo espliciti e pieni di significato per tutti.
Un siffatto enunciato, se poteva esser sottovalutato o tenuto in lista di attesa più di mezzo secolo fa, oggi non manca di affiancarsi alle più stringenti previsioni, che emergono ereditate da millenni, anzi, sembra averle condensate al meglio e in poche righe.
Perché “Riti” non figura nei titoli più diffusi?
Ne parliamo in questa pagina.
Non abbiamo più molto tempo per tergiversare: che ne parlino i media è sintomo decisivo.
In tal caso non può che vedersi amplificata la successiva domanda: da dove venivano?
Questo libro quindi mette in vista fin dove possibile i lati occulti del messaggio nel loro insieme, talché ognuno possa trarne le conclusioni, o l'aiuto, che ritiene gli sia necessario.
Aggiungerò PROPRIO QUA alcune riflessioni dell'ultima ora, che incalzano al maturare di una visione sempre più definita del soggetto. Accettate o rifiutate a priori, secondo l'apertura di chi legge, non muteranno la natura e gli effetti dei Riti stessi.
Chi desidera saperne di più, o prelevare gratuitamente il capitolo con le istruzioni basilari dei Riti, sufficienti ad eseguirli, o conoscere i dettagli per le modalità di acquisto, troverà tutto seguendo il link della figura di copertina (sotto).
Se poi non basta (non basta mai), per saperne di più sul mondo, senza uscire dal seminato, ecco riportati alcuni brani e/o link molto istruttivi, tratti dall'informazione di rete e da una fonte scientifica autorevole.
Dall´affascinante:
, al più esplicativo
per citare due soli articoli,
secondo moderne teorie di unificazione, come la teoria delle stringhe), ad alti livelli energetici, ossia ad alte temperature le quattro forze fondamentali si identificano in una sola. Queste condizioni di energia sopraelevata sono appunto attribuite ai primi istanti di vita dell'Universo: con esistenza inferiore ai 10 -43 secondi, le quattro interazioni non erano distinte tra di loro. Con il diminuire della densità, la forza di gravità si separò dalle altre tre. Dopo 10-35 secondi tutte le quattro forze risultavano distinte.
I quattro ELEMENTI non sono ingenuità degli antichi, ma diversi tipi di luce e di materia che la fisica ha in parte riconosciuto. Ad esempio, il Modello Standard, riconosce l'esistenza tre tipi di materia, ciascuno composto da quattro particelle e tutti legati dalla Luce debole (W+, Z°, W-). La Luce debole è l'unico ELEMENTO eterno, e' il FUOCO che non brucia e che penetra tutti e tre gli altri ELEMENTI che gli antichi chiamarono ARIA, ACQUA e TERRA.
Gli ELEMENTI possono comporre i "corpi sottili" o fasi di uno stesso individuo; il corpo immortale è quello igneo, composto dai messaggeri deboli (corpo immortale La Futura Scienza di Giordano Bruno)
Il FUOCO è la Luce o FORZA ELETTRODEBOLE, la VITA ETERNA, che genera e dà vita ai tre ELEMENTI materiali.
Le particelle che compongono gli Elementi, FUOCO, ARIA, ACQUA e TERRA sono quelle definite dal Modello Standard (immagini sul sito). La Fisica Organica (a sn.) comprende la coscienza e la centralità dell'essere umano, cioè dell'osservatore, mentre la Fisica Quantica (a ds.) lo esclude, peraltro in contraddizione con il suo stesso principio di base (il principio di indeterminazione di Heisenberg).
Gli Elementi, TERRA, ACQUA, ARIA e FUOCO sono solo alcune delle molteplici fasi della Sostanza Madre (Forza di Higgs), come riconoscono le teorie di supersimmetria. Gli Elementi possono coesistere al'interno di un corpo fisico, composto da atomi, perché gli atomi sono vuoti. La materia ordinaria, che vediamo è solo il 5% del tutto; è impenetrabile da corpi composti dalla stessa materia ordinaria, ma può essere compenetrata dagli altri elementi ed, in particolare dal corpo igneo, composto dalla FUOCO (W+, Z°, W-).
"La materia ha un eterno compagno", scriveva Giordano Bruno.
Ogni corpo materiale, visibile, è unito al corpo igneo, invisibile, ma reale. Come ha scoperto l'astrofisica infatti, occhi e strumenti scientifici possono vedere solo il 5% del tutto. Il 95% non è visibile, ma è sensibile
.
Vuoi conquistare l'immortalità? Devi solo osservare e comprendere te stesso, riconoscere la tua vera identità, che è già immortale, sentire il tuo corpo igneo. Forse non sei quello che hai finora creduto di essere.
Quanto a me che scrivo (nel Sett. 2018),
la mia ricerca mi ha condotto a distribuire per la prima volta nella cultura astrologica, la sequenza zodiacale dei 4 Elementi in modo funzionale, sulle facce di un Tetraedro in rotazione progressiva sui lati, talché ogni faccia declini una stagione, laddove ciascuno dei 12 Segni zodiacali risulta proiettato su di un vertice corrispondente all´elemento che gli compete.
In altre parole, ogni vertice equivale ad un preciso Elemento regolatore della formazione cellulare (anche secondo la rivista scientifica Physical Review Letters) ed ospita, in una successione derivata da un percorso sul profilo del solido, i tre Segni Zodiacali veicoli del medesimo Elemento (Tripicità).
In tal modo, tutta la ciclicità zodiacale si traduce in forma fisica tridimensionale.
L´ho evidenziato in una apposita pagina, e qualche anno dopo con la cerchia esterna delle 4 ‘PORTE’, nella mia ultima ricostruzione di THEORY (The Holy Eye Of Revelation Yard), il primo ed unico Sri Chakra yantra geometricamente perfetto e perfezionato su base Aurea concentrica, massimo e sacro simbolo della Creazione.
La soluzione di questo secolare enigma è dovuta a quel mio algoritmo dispiegato nel 2009 in un dominio dedicato, ma che associava alla prima pagina nientemeno che il gran finale del nostro Col. Bradford! Oggi più che mai mi è chiara la ratio di tutte quelle scelte, in apparenza dettate da semplice istinto compositivo.
Ma torniamo alla ‘Fonte’.
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| I “veri ricchi” saranno sempre coloro che danno, mai ‘quelli che prendono’.
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Ad escludere ogni presupposto di profitto personale connesso alla proposizione dei contenuti del volume, l'autore ha predisposto affinché gli introiti siano devoluti, direttamente da chi desidera acquistarlo, a persone bisognose.
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